118: cambiamo il modo di lavorare! Postilla#42.
22 anni oggi, 2 luglio: il nostro compleanno. Celebriamo con una Postilla dedicata al Focus, da sempre al centro del nostro impegno per disegnare aziende profittevoli con al centro persone realizzate
118 è un numero di emergenza, ma anche un simbolo di sopravvivenza. Ci ricorda un progetto fortunato a cui abbiamo lavorato anni fa e rappresenta il numero di persone che abbiamo allenato alla concentrazione negli ultimi quattro mesi di questa epoca distratta. E siamo solo all’inizio.
Un anno fa discutevamo di una crisi della concentrazione e dell’importanza di coltivare l’attenzione come superskill per il futuro (vedi Postilla#26) .
La continua ricerca di velocità e performance, accelerata dalla tecnologia, ha imposto un prezzo a tutti noi: abbiamo addestrato i nostri cervelli a sopravvivere in contesti di stimoli costanti, disperdendo energia e generando distrazioni anche quando le fonti esterne vengono azzerate. Il multitasking è diventato la norma, ma questo modo di lavorare comporta piccole dispersioni di energia che si accumulano, portando a costante stanchezza, ansia e burnout.
La qualità del nostro lavoro è diminuita drasticamente. Abituati a saltare da un compito all'altro, fatichiamo a scendere in profondità, dove si trova il pensiero critico necessario per produrre progetti e azioni di qualità.
Lo scorso anno abbiamo studiato e ci siamo certificati presso il Consciously Digital Institute, scoprendo che l’attenzione può essere allenata. Abbiamo quindi deciso di farlo con il maggior numero possibile di persone, poiché il modo di lavorare attuale genera un'ansia diffusa, rallenta l’innovazione e produce errori. Le persone sono stanche e il crescente successo dei digital detox retreat testimonia la necessità di disconnettersi e rigenerarsi più volte all’anno.
E se invece di fuggire dal lavoro per sopravvivere, cambiassimo il nostro approccio al lavoro stesso?
Se trovassimo un modo di lavorare che generi energia anziché esaurirla, potremmo avere persone realizzate in aziende profittevoli: un impatto positivo, sia sociale che economico. Per noi un saper fare sostenibile implica benessere e responsabilità nella rigenerazione continua di persone, aziende e città. E’ questo il nostro mestiere, ma ci siamo accorti che non c’è rigenerazione di valore se prima non si affronta la crisi del lavoro e del pensiero che è in atto.
Da qualche mese abbiamo iniziato a testare un nuovo protocollo di lavoro profondo, concentrato, in occasione dei workshop che teniamo presso i business forum di Richmond Italia. I partecipanti hanno ricevuto un assaggio di un metodo nuovo, mirato ad eliminare le distrazioni in tempi brevissimi e a ripristinare l’attenzione facilmente. Ad oggi, in 15 forum, 118 persone hanno sperimentato come affrontare le distrazioni in tempi rapidissimi.
“Grazie Sara…è stato un momento che mi ha influenzato profondamente e che rimarrà come uno dei ricordi più belli di questo convegno. Dal nostro incontro, quotidianamente cerco di dedicarmi la mia ora di recharge mentale..”
E dopo qualche test ben riuscito, la settimana scorsa abbiamo presentato il nostro protocollo al Forum sul Welfare e il Wellbeing a Gubbio, convinti che sia responsabilità di chi gestisce un’azienda creare le condizioni affinché le persone possano lavorare bene, prima di investire in ogni altra forma di benefit.
Di tutte le possibilità di allenamento con il protocollo: executive retreat, formazione in azienda, consulenza, sessioni di gruppo, abbiamo privilegiato l’esperienza pensata per il singolo. Se da una parte in azienda è il lavoro di gruppo da promuovere, dall’altra crediamo che ognuno debba investire sulla propria personale capacità di concentrarsi, proprio a beneficio del gruppo.
Tutti noi ci sentiamo più felici e realizzati quando possiamo esprimere la miglior versione di noi stessi. Un’esperienza di lavoro profondo ci connette con la nostra identità e ci rende immuni alle distrazioni, migliorando attenzione, concentrazione e produttività.
Virginia Woolf raccomandava di avere una stanza tutta per sé. Se non hai una stanza, puoi creare un angolo di focus e rigenerazione dell’energia ovunque, con un kit e le relative istruzioni.
MyFocus è un’esperienza di Deep Work studiata per due notti e due giorni: azioni e rituali per allenare l’attenzione e accelerare il processo verso un focus profondo, capace di generare energia e attivare gli ormoni della felicità, quelli che tanto cerchiamo nello scroll dei nostri dispositivi digitali, spesso a scapito della concentrazione.
Si parte con un obiettivo e ci si ritira per lavorarci. Prima e dopo c’è Oxigenio, durante si può contare solo su se stessi e sulla propria intelligenza naturale, perchè disconnessi dalla tecnologia.
Non per staccare dal lavoro, ma per rigenerarsi lavorando.
Si può generare energia lavorando, e per la nostra esperienza di due giorni abbiamo scelto un partner che garantisce alle persone, un'autentica immersione nella natura. Il modello di ospitalità di Friland in “stanze nella natura” sostenibili rispetta e valorizza l’ambiente, senza alterarne l'identità.
Continua così, anche con questo nuovo “prodotto”, il nostro impegno sulla valorizzazione dell’identità di persone, aziende e luoghi, affinché diventino antifragili, capaci di prosperare nell’incertezza e di vivere meglio.
C’è un’emergenza e va affrontata: 118.
Scrivici per approfondire.
Intanto Oxi…
La città antifragile a Terracomunica
OxiGenius Loci a Gubbio, per parlare dei temi dell’ultima Postilla#41. Non l’avevi letta?
“Terracomunica crede in un concetto di sostenibilità ampio che parte dalla responsabilità delle persone di farsi educatrici: essere consapevoli della terra e dei territori che abitano per valorizzarli e proteggerne l’identità.”
Di identità dei luoghi abbiamo parlato con Sara Baroni, esperta di sistemi e di Antifragilità, per capire cosa rende una città antifragile, ovvero capace di rigenerarsi mettendo al centro le persone e la comunità…
Ascolti, letture, visioni.
A proposito di Genius Loci, curiosa la strategia contro lo spopolamento di Macchiagodena.
“Tra i vari progetti ricordiamo il progetto “Genius Loci – portami un libro e ti regalo l’anima” che prevede la concessione di un soggiorno gratuito a chi viene a Macchiagodena e porta con sé un libro e racconta le motivazioni che lo hanno indotto a visitare il nostro borgo, perché ha scelto quel particolare libro, cosa lo lega al libro stesso e le sensazioni che ha avuto soggiornando a Macchiagodena. Tale progetto ha fatto in modo che arrivassero nel nostro paese, da ogni angolo d’Italia, diverse migliaia di libri, quantità tale da poter realizzare una vera e propria “Casa del libro” nei locali della Torretta medievale e, dopo averli catalogati con un apposito progetto, poterli mettere a disposizione dei lettori.”
E anche per il numero 42 è tutto. Buon luglio e buon compleanno Oxigenio!