Diversity&Inclusion: opportunità di business? - Postilla Speciale
Ogni tema può essere affrontato da diverse prospettive, che aprono o chiudono scenari. Il tema D&I è spesso guardato da quella legislativa, e se fosse invece quella del business?
Il 22 ottobre alle 18.30 in OfficinaStrategia Bill Niada, imprenditore sociale e fondatore de Il Bullone, e Massimo Pozzetti, CEO di Pastiglie Leone ci racconteranno la loro esperienza personale e professionale in questo ambito. Abbiamo chiesto a Bill di scrivere per noi due righe sul tema.
Prima le imprese andavano pazze per la standardizzazione.
Milioni di pezzi uguali. Ottimizzazione dei processi per produrre su larga scala, senza falli, senza scarti, senza differenze. Poi piano piano siamo diventati attenti alle esigenze del singolo, al prodotto tailor made, allo “speciale”, talmente unico da essere sempre diverso ed esclusivo.
Come l’essere umano, mai uguale uno all’altro, ma ognuno con dentro di sé la bellezza della propria diversità.
Dovremmo imparare a far rendere l’imperfezione.
Ma come farlo?
Ora non ho tempo… Ho cose importanti da fare... dobbiamo pensare al fatturato…! Dobbiamo crescere…! Con tutti i problemi che abbiamo uno in più non ha senso!
E se invece provassimo a concentrarci provando a riflettere che le grandi innovazioni, i salti culturali, il progresso evolutivo nascono dalla soluzioni di problemi. Dall’affrontare nuovi bisogni riconoscerli e risolverli.
Ogni epoca ci mette davanti nuovi scenari. L’uomo passa attraverso sempre nuove necessità. Fino a poco tempo fa dovevamo soddisfare esigenze primarie della massa. E allora erano necessarie produzioni massive, grandi quantità, anche tutte uguali, per dare a tutti ciò che necessitavano. La civiltà dei consumi ha fatto fare grandi passi avanti, sfamando, vestendo, dando un benessere diffuso.
Ora abbiamo tutto tutti. Perfino troppo: troppe cose, troppo cibo, troppo superfluo, troppo benessere materiale.
Ora cerchiamo il senso.
Ci guardiamo intorno e vediamo sofferenza. Guerre e morte, ma anche il dolore di chi ci sta intorno. Abbiamo scoperto che avendo soddisfatto tutte le necessità basilari, la nostra mente sbanda e soffre. Quindi nel dolore ci stiamo anche noi, che apparentemente siamo sani e forti.
E vorremmo stare meglio.
Certo, tutti vorremmo stare meglio!
Ma come farlo?
Dando un senso, provando ad uscire dal proprio malessere per occuparci dal malessere altrui. Della società, di chi fa fatica, di chi è imperfetto, di chi ha altre e reali necessità.
C’è un mondo gigantesco la fuori che ha esigenze vere, diverse dalle nostre, che forse sono solo velleitarie.
Proviamo a pensarci… e poi proviamo ad affrontarle e proviamo a risolverle.
Cosa otterremmo? Che la nostra mente si acquieta, perchè diamo un senso altro e un significativo alto al nostro fare (e alla nostra vita) e inoltre affronteremmo un nuovo e inesplorato “mercato” dove tutto ciò che ha in sè diversità, imperfezione e difficoltà può essere aiutato, migliorato, modificato.
Ma come farlo?
Ecco, riflettiamoci insieme, attraverso esempi di chi ci sta già provando, ma anche con nuove intelligenze, nuovi strumenti e nuove capacità.
Ma di chi?
Le tue.
Ti aspettiamo in OfficinaStrategia martedì 22 ottobre alle 18.30. Avendo posti limitati chiediamo cortesemente di registrarti gratuitamente al link qui sotto.
Sarà anche l’occasione per rivederci dopo l’estate, parlare di leadership responsabile e acquistare il nostro quarto Commentario “Identità”. Proprio oggi sono arrivate tutte le copie, perfette per i regali di Natale…ma ne parleremo nella prossima Postilla!
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