Jurassici contro Antifragili - Postilla #21
Il 19 ottobre in OfficinaStrategia parliamo di come molti manager abbiano deciso di fermare l'orologio dell'evoluzione mentre altri sperimentino nuovi modelli organizzativi. E di come andare oltre...
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare in ogni modo di crisi del lavoro e dell’identità dei lavoratori.
Noi stessi lo abbiamo fatto, in OfficinaStrategia, parlando con le aziende clienti di Oxigenio e attraverso le nostre pubblicazioni: il Commentario e la newsletter Postilla, che approfondendo i temi dell’organizzazione aziendale e del benessere individuale e collettivo, hanno raccontato il cambiamento in atto, prefigurato l’antifragilità come reazione e delineato i nuovi percorsi all’orizzonte.
Ora proviamo a dare qualche risposta.
Il primo appuntamento è il 19 ottobre 2022 alle 18.30 in via Puletti 8/a a Brescia.
Jurassic Management
Globalmente l’80% dei lavoratori è non motivato o demotivato.
L’Italia è l’unico paese in Europa in cui gli stipendi reali sono diminuiti negli ultimi 30 anni e la metà degli under 35 guadagna meno di 1.000 euro netti al mese.
Oltre 1,6 milioni di lavoratori italiani si sono licenziati nei primi 9 mesi del 2022 (il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2021).
No, non si tratta di trovare l’intruso. Questi tre punti sono tutti veri e fotografano il momento storico che stiamo vivendo.
Del tema abbiamo parlato nel nostro ultimo Commentario, Percorsi. E nelle ultime settimane attraverso alcun dati pubblici abbiamo potuto constatare come il fenomeno abbia avuto manifestazioni tangibili anche a Brescia.
Il 19 ottobre prossimo ospiteremo in via Puletti alle 18.30 (qui il link per l’iscrizione, gratuita) l’autrice di Jurassic Management, Veruscka Gennari, che insieme a Daniela Di Ciaccio ha scritto un libro, pubblicato lo scorso mese di giugno, in cui afferma: “Il mondo del lavoro si confronta con cambiamenti epocali mentre la pratica manageriale ha scelto di fermare l’orologio dell’evoluzione, restando pressoché indifferente al modo in cui le persone scelgono di lavorare, vivere e fare esperienza della propria vita”.
La realtà è presto detta: persone ed organizzazioni sono ad un bivio. Possono andare avanti con modelli giustificati dalla ricerca del profitto o cambiare e fare un vero e proprio salto evolutivo.
Da una parte: ambienti di lavoro tossici, spersonalizzati al punto di licenziare via mail, contesti dove le persone non accettano più dedicare la loro vita alla creazione di una ricchezza che non gli tornerà indietro.
Dall’altra: un salto evolutivo dove ogni componente dentro e fuori dall’azienda può generare un impatto sociale o ambientale dando il meglio di sé, crescendo in un rapporto simbiotico con il sistema azienda, perché la creazione di profitto sia un mezzo verso futuri desiderabili e non solo un fine.
Nell’incontro moderato da Sophie Her - Culture e People manager indipendente - interverranno il fondatore di Regesta, Francesco Brunelli, che da 25 anni opera nel settore dei sistemi informativi aziendali, e Matilda Collio, studentessa in International Business, laureata in economia e gestione aziendale, autrice di una tesi sull’approccio sistemico nelle organizzazioni.
Intanto Oxi…
Interdipendenza. Su LinkedIn, Sara Baroni ha pubblicato un contributo in cui la fondatrice di Oxigenio racconta il suo “patto con il lavoro e con la vita” in cui dice tra le altre cose:
Quali sono i diritti e i doveri di un’azienda, intesa come sistema di persone che lavorano insieme?
C’è un patto di impegno reciproco al rispetto di questo diritto per tutti (diritto alla realizzazione personale NdR), consapevoli del fatto che ogni patto ha obiettivi chiari e una scadenza, perché le persone e le situazioni cambiano.
Al cuore di questo patto io ci ho sempre messo il concetto di “interdipendenza” e mi piace perchè racchiude in sé il duplice senso di identità e relazione, due assi di una prospettiva da cui provare ad interpretare il mondo per trovare in esso il proprio posto unico.
Organizzazioni aperte. Il 19 settembre scorso siamo stati ad un incontro organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera che potete recuperare qui. Una cosa in particolare ci siamo appuntati: “Ascoltare le organizzazioni significa capirne le comunità. I dati sul benessere dei lavoratori ci dicono che sempre più il lavoro ha a che fare con la vita, non è necessario separarle. (…) La gerarchia serve ma va riprogettata. Togliere le gerarchie senza lavorare sulla cultura è pericoloso”.
Il futuro di Oxi. Ispirazione, metodo e conoscenza, sono da sempre i tre pilastri dell’azione in OfficinaStrategia. Oxigenio, con la sua ventennale esperienza, celebrata il 2 luglio scorso, è il braccio operativo: teoria dei vincoli e antifragilità sono ancora punti di riferimento dentro la riflessione sul tema del Profitto come mezzo (e non come fine) che pone il mondo del lavoro davanti a una svolta inevitabile. Per questo in Oxigenio - orientandoci agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu - ci stiamo attrezzando per generare nuovi impatti culturali (come visto sopra), ma anche per essere parte del cambiamento e viverlo sulla nostra pelle oltre a raccontarlo.
To be continued…
Appuntamenti
L’appuntamento più importante di questo mese è - ovviamente - il 19 ottobre in Officina Strategia in via Puletti. Qui la pagina Eventbrite per iscrivervi.
Comunità educative. A Brescia dal 4 all’8 ottobre invece c’è il Festival internazionale dell’Educazione. Il programma è disponibile qui. La prima edizione si concentra sul tema delle “Comunità educative” per sancire un’alleanza educativa tra le generazioni, tra scuola e territorio, tra istituzioni e enti del terzo settore, per una comunità inclusiva, in grado di dare valore alle differenze culturali e promuovere processi solidali.
Letture
Rischi e complessità. Tre articoli scritti negli ultimi 20 anni dal premio Nobel per l’economia e psicologo Daniel Kahneman, sono stati pubblicati in “Grandi idee, grandi decisioni”, un libro che si concentra su quali sono i rischi e gli errori maggiori insiti nei ragionamenti con cui prendiamo le decisioni importanti. Ed anche come evitarli. Il libro fornisce preziosi strumenti, come una utilissima checklist di domande da porsi e da porre prima di avviare un progetto, per pensare in modo più razionale e prendere decisioni migliori.
Leggeri come una rondine. Il 9 settembre scorso si è spento Domenico De Masi, sociologo e pioniere dello smart working che parlava di telelavoro già nel 1969. Eleonora Chioda ha ripubblicato (su Linkedin) una sua intervista fatta ad inizio pandemia. Interessante un passaggio che in particolare richiama l’attenzione sul tema del lavoro e degli spazi urbani:
C’è chi dice che la gente a casa si deprime o vive isolata…
È un’accusa fasulla. Si tratta di riorganizzarci, facendo combaciare la vita con il lavoro. Ora sono due cose separate: si va in un quartiere per lavorare e si torna in un altro quartiere per dormire. Finiamo per essere estranei in entrambi i quartieri. Mezza città è vuota di giorno e mezza di notte. Spese doppie e proliferazione dei costi.
E anche per il numero 21 è tutto.
Ci vediamo il 19 ottobre in Officina Strategia.
Se hai temi da suggerirci per questa newsletter o vuoi in qualche modo contribuire, lasciaci un commento!
Postilla torna l’1 novembre.